
Le spese funebri detraibili 2018 nella dichiarazione dei redditi, sono ormai entrate a pieno regime nel modello 730 precompilato insieme ad altre tipologie di spesa quali ad esempio quelle mediche, sanitarie e istruzione.
Un’altra importante novità, sempre relativa alle spese funebri, è che è possibile detrarre dalle tasse, anche le spese sostenute per qualunque persona, nel senso che ai fini di detrazione, viene a cadere il cd. vincolo di parentale tra defunto e chi paga le spese del funerale ed il nuovo limite massimo di spesa detraibile diventa 1.550,00 € (prima 1549,37 €), in termini pratici, per ciascun decesso la detrazione massima spettante equivarrà a 294,5 euro (ossia il 19% di 1.550,00€).
Infatti il vincolo parentale permetteva la detrazione per i soli parenti del defunto descritti nell'art. 433 del Codice Civile: il coniuge, i figli, i genitori, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle. Con la legge di stabilità a partire dal 2016, quindi D.R. formulate nel 2017 la detrazione spetta a chiunque sostenga la spesa funebre del servizio. Tale spesa è detraibile anche per più persone, qualora venga indicato in fattura pagato per quota parte o in caso di emissione di più fatture facente capo ad un unico servizio funebre.
Un ultimo chiarimento va fatto su un aspetto non sempre conosciuto, o quantomeno sottovalutato, di questa detrazione, e cioè il cosiddetto principio o criterio di “attualità”. In sostanza il Fisco ammette la detrazione esclusivamente per le spese che implicano un legame immediato, attuale appunto, con l’evento della morte. Le spese detraibili saranno quindi quelle “ordinarie” sostenute in occasione di ogni decesso, non quelle effettuate a priori (come ad esempio l’acquisto preventivo di un loculo) o a posteriori (come ad esempio capita quando il Comune, a distanza di anni, esige il trasporto o la risistemazione della Salma).